15 maggio 2008

Casa delle Culture

Giordano Bruno. De la causa, principio et uno

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De l'amore.

Amor, per cui tant'alto il ver discerno
Ch'apre le porte di diamante e nere,
Per gli occhi entra il mio nume; e per vedere
Nasce, vive, si nutre, ha regno eterno.
Fa scorger quant' ha il ciel terr' ed inferno,
Fa presente d'absenti effigie vere,
Repiglia forze, e, trando dritto, fere,
E impiaga sempre il cor, scuopre ogn'interno.
O dunque, volgo vile, al vero attendi,
Porgi l'orecchio al mio dir non fallace,
Apri, apri, se puoi, gli occhi, insano e bieco.
Fanciullo il credi, perché poco intendi;
Perché ratto ti cangi, ei par fugace;
Per esser orbo tu, lo chiami cieco.

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