21 novembre 2008

DE L'ARTE. Pablo Picasso

da: http://it.wikiquote.org/wiki/Pablo_Picasso

Bevete alla mia salute. (Le ultime parole ai familiari che l'assistevano nel letto di morte.)
Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l'elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse. Dio, quell'altro artigiano. (citato in George Steiner, Vere presenze, in Nessuna passione spenta, p. 46)

Dipingere non è un'operazione estetica: è una forma di
magia intesa a compiere un'opera di mediazione fra questo mondo estraneo ed ostile e noi. (citato in F. Gilot e C. Lake, Vita con Picasso)
I 40 anni sono quell'età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi. [1]
La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico. (da Scritti di Picasso)
Quando non ho più blu, metto del rosso. [2]
Se si sa esattamente che cosa si farà, perché farlo? [2]
Tutto l'interesse dell'arte è nel principio. Dopo il principio, è già la fine. (dialogo con E. Téraide, da L'intransigeant, 15 giugno 1932)

Michelangelo, Caravaggio.
Veramente, prima dovrei aggiungere Botticelli.
Direi che con Caravaggio si chiude un'epoca in cui gli artisti avevano contribuito a creare un Mondo. Dopo il buio del medioevo, la luce è arrivata da Cimabue ... fino a Caravaggio. Mi vengono i brividi quando vedo quelle forme, quella purezza, quella forza creatrice.
Erano anni, quelli, in cui l'uomo voleva riappropiarsi del centro dell'universo.
Dopo Caravaggio il grigio plumbeo della Controriforma ammantò di ori barocchi e roccocò la civiltà italiana. Con i roghi delle streghe e dei filosofi si voleva togliere l'Uomo dal centro che aveva conquistato. E quel centro era stato dipinto, colorato, disegnato, plasmato dai colori, dalle figure di quei grandi Maestri.
Con il rogo di Campo dei Fiori arse il corpo di Giordano Bruno, che, nel 1600, scriveva di un universo infinito, fatto di pianeti, galassie, infiniti mondi e sviluppi. E così immaginava che l'uomo dovesse essere in grado di convivere con una realtà così complessa, che non poteva essere ridotta alle rigide verità di fede.
Invece, si impose a Galileo di abiurare a ciò che aveva visto.
Il Cardinale Bellarmino, poi fatto Santo, che partecipo ai processi inquisitori contro Giordano Bruno e Galileo Galilei, è un protagonista di quel cieco, ottuso oscurantismo religioso.
A Bellarmino è dedicata ancora una strada nel cuore storico di Roma.
Mi capita spesso di passeggiare in Campo dei Fiori, di guardare la statua di Giordano Bruno. Sotto quella statua, ogni notte, nei week end, in modo particolare, i giovani romani si ubriacano, rumoreggiano, starnazzano, come i capponi prima di essere sgozzati per il Santo Natale.
Forse nessuno più, sotto quella statua, versa ancora una lacrima. In memoria del Pensiero che si voleva bruciare sul rogo.
Ma forse è giusto non versare lacrime. In quella piazza, invece del pensiero, hanno messo al rogo la pietà di Dio, hanno eretto un'altra croce, a cui hanno appeso la fede e l'Amore. Per i quali il Cristo era stato crocifisso, 16 secoli prima, da altri roma.
Ogni mattina ho la fortuna di passare sotto una targa di marmo, dietro piazza Venezia, a Roma. Dice: "Qui era la casa consacrata dalla dimora e dalla morte del divino Michelangelo". Agli inizi degli anni trenta del secolo scorso hanno abbattuto un'altra prova del Genio dell'Uomo.
In quegli stessi anni era vivo Pablo Picasso. A dare ancora vita allo Spirito di quel Genio.
A quelli come lui dedichiamo questo respiro.

6 commenti:

Paola Tassinari ha detto...

Dovevo sistemare le mie opere dentro ad una associazione, una specie di galleria d' arte aperta a tutti nel web che ospita gratuitamente ed io molto imbranata e molto casinista col computer, sono capitata qui per sbaglio ( oggi ero già venuta) ma il tuo è un invito a nozze .A me non piace molto Picasso, grandissima tecnica ( se vedi i suoi lavori di quando aveva 16 anni rimarrai stupito per la perizia)ma divoratore di idee altrui. Scopiazzatore eccelso .Il Merisi è stato il mio amore di ragazza, mi colpiva per la sua orizzontalità, lui dava la stessa importanza ad una cesta di frutta e a un santo, per raffigurare la Madonna usa il corpo enfiato di una prostituta annegata, grande tecnico, grande rivoluzionario .Il cardinal Bellarmino, l' abiura di Galilei, il rogo di Bruno, sicuramente scelgo l' umiltà di Galileo, penso che non fossero i tempi pronti per le sue tesi, il pensiero scientifico alle persone fa paura , il nuovo sconvolge quel tentativo di ordine che l' uomo cerca di dare in tutti i modi a lui possibili , scienza ma anche rito , magia, mitologia, ecc , perchè sono sicura che la Chiesa sapeva, ma non voleva la divulgazione , Galileo non doveva dare il suo sapere a chi non era in grado di tollerarlo e Galileo comprese ,si umiliò, ma le sue idee e la sua vita furono salve .Bellarmino fece quel che riteneva giusto ma fu dalla parte sbagliata. In quanto a Bruno perchè non ha ceduto? Si lotta ma di fronte alla morte si può cedere , gli eroi dice il mito sono cari agli dei perchè muoiono giovani, a me non piace morire.Quando mi piaceva Achille , ero molto giovane ed era un cruccio per me sapere di non essere abbastanza eroica da non sopportare la tortura e la morte, ero vergognosa perchè mi immaginavo che sottoposta al dolore avrei tradito. Mi fa un pò rabbia Bruno forse sarò invidiosa del suo coraggio.

pierperrone ha detto...

Cara Tea,
ti invito a rileggere Picasso.
Era un vero genio. Guarda i video.
Creava dal nulla. vedrai dio creare dalnulla.
Così doveva essere Michelamgelo.
Io so dove abitava.
Potrei conoscere la mogli o i figli. Parlare con lui dei prezzi che algono. Ogni mattina. Di quello stronzo del papa (il mio presidente) che s'incazza da solo.
Michelagnolo sapeva creare.
Dio, non s'incazzava on suo padre perchè aveva creato una creatura deforme ?
Chi era il padre di Dio?
Non nasce nessuno da niene, senza padre. Anche per Yesus abbian dovuto inventare il mistero dell'Immacolata concezione.
Gli dei chi li ha creati ?
L'Uomo.
Diceva Nietzsche, senza gli uomini dio non esiste ( o qualcoisa del genere) Intendendo che quando finiranno gli uomini, con l'ltimo, finità anche Dio.
Chi si ricorderà di Lui ?
L'arte lo tramanda ai posteri, gli dà un futuro.

Ma l'arte la fanno gli uomini. Quindi dipende da nai, il futuro di dio.
Leggi così Esiodo, e vedrai che dopo Giove, il futuro re deglki dei è Prometeo.
A lui seguirà Adamo.
Poi, tu, io, Gesù, che morto sulla croce implora, come qualsiasi essere umano, di non soffrire, perchè sente il dolore, lui, figliuo di dio.
Non è questo ciò che prova ogni essere umano, ogni madre, quando spreme urlando un figlio, ogni padre, che come Beppino Englaro sa che sua figlia morirà?
Come stava il Dio Padre, quando il suo Yesus era appiccato alla corce?
Non credo che gioisse per il futuro placet.
Soffriva. Perchè amava suo figlio.
CVome ogni padre. Come ogni madre. Come ogni creatore di carne.
Chi è u artista sente tutto questo. Mettilo nelle tue opere.

Scusa se sono un pò blasfemo. Sono libero; non voglio affendere nssuno. Tanto meno te. Tanto mno ancora Dio. Neanche Yesus.

Ma sono sicuro che sono Io , e Tu a dare vita a Dio. Quando morirò, ssarò disfatto, i vermi mi mangeranno. Sarò consumato. Non sarò più nel tempo.
Non sarò più niente.
Per tre generazioni al massimo (dice limmenso Elias Canetti, citando la cultura millenaria cinese) sarò ricordato. Forse con fiori o luni ni.
Poi nonsarò neanche cenere. Neanche concime. Io che sarò inumato in un volgare luculòo di cemento, nel Cimitero laurentino di Roma.

Passeranno anni,secol, millenni, forse.
Io che non ho dato granchè al moondo sarò prestisssimo niente. Di nuovopolveree.

Non è già moltissimo concimarte il terreno, sapere che (come dice De Andrè) da un dimante non nasce niente,
dal letame nascono i fior.


L'art6e supera tutto questo.
Chia ha quel fuoco arde in eterno.
Giotto, Apelle, Luca brillano di quel fuoco.
E sono eterni.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Pietro, tu senti quello che sento io, le parole non bastano, ma sappi che ieri magari proprio quando tu scrivevi il post io scrivevo queste parole.... la mia pelle è la stessa che ricopre la luna e che ricopriva Lucy , il mio sangue è lo stesso sangue/ linfa che scorre nella foglia e che scorrerà nella donna del futuro . ( Lucy è un australopiteco) Ho assistito alla morte di mio padre , il terrore di non riuscire ad assisterlo, di non avere la forza di passare questa prova, mi attanagliava, la paura di non farcela, di perderlo . Mi sono attaccata col pensiero a mia nonna ( morta negli anni 70 )che sento ancora dentro di me ( quando mia nonna mi abbracciava era come sentirsi protetta ,scompariva ogni paura)Un giorno è capitato per caso a trovarmi una ragazza , aveva con sè sua nonna. Questa nonna mi ha abbracciato , ha detto che mi aveva conosciuto da piccola, mi ha detto che aveva perso sua figlia da poco , che era addolorata , mi ha detto che gli piacevo , che avevo gli occhi buoni, mi ha baciato. Come se ne è andata ( non l' ho più vista ne lei ne la ragazza) ho saputo che non sarebbe stato terribile come immaginavo.Doloroso, ancora devo capire bene,ma c'è qualcosa di più, dall' Uno vi è stata la separazione ma l' infinito Uomo è l' Uno e l'Infinito il Finito e l' Infinito.Non ho avuto paura , ho fatto tutto quello che ho potuto,ho ricevuto da mio padre l' ultimo regalo, l' ho rivisto bambino , è tornato neonato e le ultime parole sono state..mama. Alla fine era come se dovesse fare un passaggio , sembrava arrabbiato perchè voleva andarsene e forse era l' Eterno Ritorno.

Paola Tassinari ha detto...

Un altro post per te, su Picasso non mi convinci, forse piacerà a te, ma le sue opere non riescono a farmi vibrare,un' opera d' arte mi deve rapire, devo entrare in sintonia con l' autore e con Pablo non ci riesco.
Mi sono anche dimenticata di dirti che durante la malattia di mio padre , ho iniziato ad ascoltare Mozart( prima preferivo Verdi e Beethoven)la sua musica la ascoltavo a bocca semichiusa, respirandola, la bloccavo nello stomaco e nei polmoni il più possibile, non sapevo niente di lui, ebbene ho letto attentamente la sua vita e ho scoperto che combaciava perfettamente con l' idea che mi ero fatta su di lui. Ecco cosa intendo entrare in sintonia .

pierperrone ha detto...

E' giusto quello che dici sulla vibrazione a proposito dell'arte. Va benissimo che non ci sia particolare feeling con Picasso.
Va ancora meglio la sintonia con Merisi da Caravaggio. A Roma ci sono diverse sue opere aperte all'ammirazione di tutti, in alcune chiese. E quelle sono ottime ragioni per entrare in chiesa.
Quando parlo di genio, penso alla creazione, alla capacità di far nascere qualcosa dal nulla, di dar vita ad un'immagine così, quasi per magia.
Voi artisti siete miracolosi, direi.
La morte, invece, è il contrario di tutto ciò. Capisco quello che puoi aver provato. In qualche modo è capitato anche a me. Nel mio caso è stata una scmparsa improvvisa, senza ragione, senza potersi dare ragioni.
Quando arriva la morte non si possono mai dare ragioni, non riusciamo a renderla razionale, la morte.
Non riesco nenache a darle un'immagine; a vederlo, un morto (qualche volta è capitato di andare a trovare qualcuno che...era andato via), mi sembra sempre che debba tornare a muoversi da un momento all'altro. Non riesco a darmi la convinzione che invece è per sempre così.
Per gli affetti non c'è più rimedio, non torneranno. Ma rimanono vivi dentro di noi. Per sempre. E nel caso degli affetti più cari, più intimi, vorremmo fargli il regalopiù bello, ridargli lavita. E ci accorgiamo che non si può. Non si può fargli il regalo più bello.
Quel regalo, il più bello, la più bella cosa: ma quel regalo continua ad essere dentro di noi, o noi ad appartenere aad esso.
Insomma, di fronte alla morte di mio padre ho capito che la vita, quello che mi rimaneva, era la cosa più bella. Perciò debbo, dobbiamo saperla vivere. Che poi significa essere degni di chi non c'è più. Degni di noi, degli del mondo, degni della vita.
Dobbiamo amare i colori, le cose belle, chi ci circonda, l'arte e la vita. Insomma quello di buono che avremmo voluto regalare e nonpiù stato possibile donare. C'è un altro modo per donare la vita, fare un figli, o due, o quanti se ne può.
E' un vero miracolo.

PS. E' diventato serio questo scambio. Dobbimo anche scherzare. Vai dai ragni al testosterone.

Paola Tassinari ha detto...

Una risata ci salverà. A me piace molto ma molto ridere.L' opera d' arte perfetta anzi un vero miracolo è un figlio.Io curiosa come al solito ho avuto mio figlio a 16 anni.