29 gennaio 2009

PENSIERI CONTRARI



Elogio della dimenticanza

Buona cosa è la dimenticanza!
Altrimenti come farebbe
Il figlio ad allontanarsi dalla madre che lo ha allattato?
Che gli ha dato la forza nelle membra
E lo trattiene per metterle alla prova?

Oppure come farebbe l’allievo ad abbandonare il maestro
Che gli ha dato il sapere?
Quando il sapere è dato
L’allievo deve mettersi in cammino.

Nella casa vecchia
Prendono alloggio i nuovi inquilini.
Se vi fossero rimasti quelli che l’hanno costruita
La casa sarebbe troppo piccola.

La stufa riscalda. Il fumista
Non si sa più chi sia. L’aratore
Non riconosce la forma di pane.

Come si alzerebbe l’uomo al mattino
Senza l’oblìo della notte che cancella le tracce?
Chi è stato sbattuto a terra sei volte
Come potrebbe risollevarsi la settima
Per rivoltare il suolo pietroso,
per rischiare il volo nel cielo?

La fragilità della memoria
Dà forza agli uomini.




Alla nascita di un figlio
(dal cinese di Su Tung-p'O, 1036 - 1101)

Quando nasce un bambino le famiglie
lo vorrebbero intelligente,
io che per intelligenza
mi sono rovinato l'esistenza
posso solo sperare che mio figlio
riesca a dimostrarsi
ignorante e un pò pigro di cervello.
Perchè allora, al Consiglio dei Ministri,
se ne vivrà tranquillo.
BERTOLT BRECHT - Poesie

4 commenti:

ana.babe ha detto...

ciao vado a vedere, grazie della segnalazione poi ti dico
a

Paola Tassinari ha detto...

Elogio della dimenticanza , non so se sono in accordo, perchè se fosse così, quando si è giovani e si ha tanta memoria ci si lascia facilmente tutto alle spalle, mentre con gli anni la carta copiativa della memoria sfuma ma si rimane attaccati come cozze allo scoglio alle abitudini.Io ad esempio sto cercando a viva forza di staccarmi un poco, di dimenticare e allo stesso tempo di ricordare quanto ero intraprendente quando ero più giovane. Non so se riesci a capirmi perchè ho fatto un po' di confusione.La poesia non mi piace, a volte mi dico e mi sento fuori luogo, perchè mi soffermo a chiedermi il perchè e sempre a pensare, ma ciò mi ha regalato grande sofferenza ma momemti di gioia intensa, momenti in cui mi sono trovata in armonia coll' universo, momenti in cui amavo follemente, momenti di felicità, solo pochissime volte ho rimpianto di essere meno coinvolta.Mi piace essere cosciente,sapere, curiosare anche a rischio di cadere, e mi faccio male sai, però altrimenti vivere come un' ameba , vedo che non si è felici lo stesso, però forse è vero se sai meno cose stai meglio , però la poesia non mi piace, il mio ideale di persona non ha paura del sapere. Ciao

pierperrone ha detto...

Cara Paola,
Brecht è un maestro del paradosso. La poesia è bella perchè riesce a dire quello che c'è dietro.
Tutti. Tu. Io. Siamo tutti immersi nella memoria.
Dillo a me!
Ho tutto un lavoro sulla memoria!! Mnemosyne.
La giornata dela memoria...

Condivido tutto di quello che dici.
Sei un'artista.
Ma sei cerebrale anche tu.
Il tuo cervello lavora molto, continuamente, per costruire il tuo equilibrio.
Poi, dato che vivi sulla linea di confine, che ami esplorarla fino in fondo, devi lavorare molto, di cervello, per non andare nè di qua nè di là.

Le due poesie di Brecht, invece, sono lievi, ironiche. Ci fanno vedere quello che cìè dietro il nostro lavoro.
E' vero anche quello che dice lui.
La Verità, quella delle religioni, l' "Alèteia", quella dei filosofi, hanno l'aspirazione a diventare assolute.
La Verità. Chi può contraddirla?
E' una sola. Eì vera. E' incontrovertibile. E' assoluta. E' padrona del tutto.

No.
Basta lo sberleffo di un comico.
La poesia di Brecht, per mostrarci il lato di dietro della Verita.
Vero, anche il lato di dietro!
Non ti pare?

Paola Tassinari ha detto...

Sì è ben vero, ed io dal mio confine dovrei guardare ambo i lati, io vorrei essere apollinea ( per me Piero tu sei il giorno , l' equilibrio,) ma mi attrae Dioniso che vorrei capire senza bruciarmi ed invece sono come le falene che girano attorno alla lampada , girano, girano e poi cadono stecchite.Mi affascina Gaetano, ma vedi appena lui commenta io non sto più coi piedi per terra e mi lascio trascinare come uno sgraziato uccello dietro a lui , che può permettersi di volare grazie al suo spirito geometrico ( anche tu sei geometrico , guarda che essere geometrici è bellissimo io non lo sono e vorrei tanto esserlo) Lo sai che dal mio post @mare ela poesia Specchi di Annarita Gaetano e Pier Luigi hanno tirato fuori tutta una storia sul Flauto Magico ( ti ricordi la tua stagione dell' opera, il cielo della regina che io avevo usato per il mio video)ecco tutte queste analogie mi impediscono di tenere i piedi a terra , mi fanno oltrepassare il confine di là, per fortuna ci sei tu che mi trattieni di qua. Un bacio .