19 aprile 2009

SACRIFICIO

http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/delacroix/eugene_delacroix_017_naufragio_di_don_giovanni_1840.jpg

Nel mare cobalto stanno annegando l'animale.

Cerca invano di salvarsi, quel mostro.

Resiste, combatte la bestia. Ma affonda.

Si dibatte. Candidamente scende la schiuma

e invade la sua gola. Silenzio e la voce 

madida gli muore nelle fauci asciutte.

 

Secco e nero, il mostro,  come la carne arsa dal sole.

L'occhio rivoltato e gonfio,

il ventre molle, martoriato dalle bocche

di mille pescecani impazziti.

Boccone per i pesci, esca, carne macellata,

da consumare un tanto al giorno.

 

Morte, rossa morte nell'azzurro del mare.

Indifferente  a tutte le storie della terra.

Nero cielo, come una notte senza stelle

nel deserto del Kalahari.

Putrido sangue. Acqua ti agiti e gorgogli

nei polmoni stretti senza fiato.

 

Silenzio, vento, tempesta tendete le gomene.

Spezzate qugli ormeggi, arrembate quella chiglia.

Vendetta, terribile, impietosa, senza pace.

Morte, malattia e sofferenza. 

Eterne, accompagnate i cuori assassini

che spingono sull'altare d'acqua l'agnello innocente.

 

Sogni, ricordi, storie di terre lontane,

di leoni orgogliosi, di deserti roventi.

Sogni affogati dalle impietose onde salate.

Storie strozzate dalla rossa sabbia del tempo.

Ricordi fuggiti sull'altopiano asfissiante.

Resta solo un cuore impazzito. 


IMMIGRATI: NAVE TURCA, SCAMBIO ACCUSE ITALIA-MALTA

IMMIGRATI: NAVE TURCA, SCAMBIO ACCUSE ITALIA-MALTA

(AGI) - Roma, 17 apr. - Botta e risposta tra Italia e Malta sui soccorsi ai migranti nel tratto di mare tra la Sicilia e l'arcipelago. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha puntato il dito contro "un dispositivo che consente a Malta di scaricare sull'Italia responsabilita' nel soccorso che dovrebbero appartenerle". Dichiarazioni definite "inaccettabili" dal collega maltese, Carmelo Mifsud Bonnici. A far deflagrare una tensione gia' latente e' stato il caso di un mercantile turco, che giovedi' pomeriggio ha salvato 153 migranti 50 miglia a sud di Lampedusa, ed e' di fatto "bloccato" in acque maltesi senza sapere dove dirigere la prua, dopo essersi visto negare l'approdo da entrambi i Paesi...

http://www.agi.it/cronaca/notizie/200904172031-cro-rt11326-immigrati_stop_a_nave_turca_scambio_accuse_tra_italia_e_malta


Scontro Roma-La Valletta sull'approdo della nave carica di immigrati

PINAR, MARONI "MALTA FACCIA IL SUO DOVERE"

PINAR, MARONI  MALTA FACCIA IL SUO DOVERE

Roma - "Malta e' entrata nella Ue e deve fare il suo dovere. Se uno stato prende dei finanziamenti per un'azione di salvataggio, deve portare il suo compito fino in fondo: portando. per dirla tutta, i naufraghi a La Valletta e non a Lampedusa". Lo ha detto il Ministro dell'Interno Maroni in una intervista al quotiano "L'Avvenire" a proposito del caso della nave Pinar con a bordo extracomunitari salvati tre giorni fa in acque maltesi.  (segue)



3 commenti:

jean.botquin ha detto...

Combien de radeaux de la méduse travestis en barques transportant des clandestins désespérés dans les bras de la méditerranée...

Paola Tassinari ha detto...

Anche io avevo pensato alla " zattera della medusa" Ieri sera ero talmente nauseata, mi venivano in mente i politici e la loro passerella all' Aquila, pensavo a quello che avevano detto ai terremotati e poi vedevo il loro comportamento con quei poveri disperati, lasciati a tribolare in mezzo al mare.E così la loro ipocrisia esplodeva . Poi per umanità o forse per vergogna i disperati sono stati abccolti. Forse un po' in ritardo ma è già un piccolo germoglio per avere fiducia. Ciaofiducia

pierperrone ha detto...

Fiducia, si. Per gli uomini, i piccoli, i poveri, i deboli. Quelli che oggi non si rendono neanche conto di ciò che gli sta succedendo.
Oltre alla dignità, i ricchi gli hanno rubato anche l'anima e l'identità.
Tutto ciò che avevano - solo la dignità, l'anima ed un'identità; non avevano, non hanno mai avuto, ricchezze, beni, averi - è stata messa in vendita per trenta sporchi denari.
E hanno venduto tutto, loro. Nella speranza di mettere insieme qualche pranzo con qualche cena.
Ma loro, i ricchi, sono senza pietà.
Hanno paura di guardarsi allo specchio, i ricchi. Hanno paura di vedere il vuoto che hanno dentro.
Le ricchezze le hanno accuratamente nascoste e si mimetizzano tra i poveri, per paura che possano essere vittime di furti o rapimenti. Ma davanti ad uno specchio possono essere facilmente individuati. Si vede il vuoto che hanno dentro. Si vede attraverso lo specchio, si vede una chiazza che non riflette. Una chiazza uguale al
loro profilo.
Vuota.
Perchè non hanno nulla dentro.
Come potrebbe uno specchio riempire quel vuoto?
I poveri, invece, anche quando hanno lo stomaco vuoto sono al sicuro davanti allo specchio.
Per questo i poveri sono animali da preda. Per questo, solo per questo, solo per questa inutile e pericolosa ingiusta legge di natura.