21 luglio 2009

QUALCUNO AVEVA UNA FEDE

Le serate d'estate, le serate che ci offrono un pò di fresco dopo la calura pesante del giorno, si possono dedicare piacevolmente ai sogni, ai ricordi, alle nostaglie, ai pensieri, alle riflessioni...
Il cielo, in queste serate d'estate, mostra un riflesso di luce, l'ultimo prima che cali definitivamente la notte, un riflesso che ha incantato i poeti in ogni tempo.

In quel riflesso vola l'Apollo 11 verso la luna, oppure il sogno di un futuro nel quale la fantascienza risolve quel riflesso tutti i problemi del pianeta. Oppure il cuore si adombra di incubi,in quel momento in cui si spegne il riflesso e si accende l'oscurità della notte. Ma le punture delle stelle infitte nel cielo colore dell'inchiostro danno un pizzico che scuote dal sonno.

Nella sera che cala sospinta dal venticello fresco, i ricordi possono volteggiare anche sui video sfarfallanti di youtube. Creature proteiformi escono dallo schermo azzurro. Immagini senza tempo si affollano sulle pagine del monitor. Il tempo stesso prende le forme cangianti delle immagini che le clip riflettono nei nostri occhi, nella sera che diventa notte.

Ne ho scelta una. Che sa un pò di malinconia. Che ha il sapore del tempo che è passato. Delle idee che sembrano appassate. Di chi muore e non c'è più. Di chi parte. Di chi tradisce. Di chi una causa non l'ha mai conosciuta. Di chi non ha più coraggio. Di qualche speranza che ancora si dibatte nei cuori. Che ha odore di nostalgia. Ha profumo di ricordi. Ha colore della notte che scende.

1 commento:

Paola Tassinari ha detto...

Non c' è più fede .....colpa del relativismo, ma chi ce l' ha la difende o l' attua in un altro posto.......guarda te e la tua Repubblica Indipendente, hai la possibilità di dire e condividire la tua fede con altri......non è già tanto , tanto..........un abbraccio.