17 settembre 2009

ROSSO SANGUE

Bertolt Brecht - LA GUERRA CHE VERRA'

La guerra che verrà
non è la prima.Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.



E' il senso di morte, di impotenza, di sconfitta che si sente forte, oggi.

Sei poveri cristi sono stati portati via dalla cieca aberrazione della guerra. Guerra giusta. Guerra Santa. Guerra per la libertà. Guerra contro la barbarie. Guerra per la democrazia. Guerra. Guerra. Guerra.

Sono molte le cose che si possono dire. Preferisco far parlare ancora chi ha saputo descriverlo bene il sentimento di sfinimento che la morte provoca a chi resta vivo.

ancora, Bertolt Brecht:

SUL MURO C'ERA SCRITTO/vogliono la guerra./Chi l'ha scritto/è già caduto.

Stasera mi vengono in mente solo parole di desiderio per la vita.

ancora, Bertolt Brecht:

L'IMBIANCHINO PARLA DI GRANDI TEMPI AVVENIRE

Le foreste crescono ancora./I campi sono fertili ancora./Le città ci sono ancora./Gli uomini respirano ancora.

Stasera respirare mi sembra una cosa di grande importanza. L'unica che valga la pena.

Oggi non si può che usare il rosso sangue per dipingere i nostri cuori.


Ci dobbiamo interrogare.
Il dubbio deve squarciare il nostro animo.
Si può morire per gli altri.
Questo può essere un sacrificio estremo.
Un sacrificio da eroi.
Eroi. Eroi. Ma sono tutti morti, gli eroi.
Si può morire per gli altri.
Ma deve esserci un senso. Deve esserci una ragione. Deve esserci una via d'uscita. Deve esserci una strada. Deve esserci un dubbio. Deve esserci. Deve esserci! Deve. Deve!
Non possiamo rinchiudere il nostro Spirito dentro una prigione. Dietro un muro. Sotto un sudario.
Non possiamo.
Banksy ha il potere sovrannaturale dell'arte. Ha il tocco divino che sa dare forma alla Verità. Banksy ha dipinto il Muro di Gerusalemme con un soffio di vita. Ha dipinto sui muri americani e inglesi la voglia allegra di ribellarsi contro la violenza della guerra, contro il non senso di chi pensa che la guerra possa aprire strade e costruire ponti.
Gli uomini hanno bisogno di strade e ponti, per potersi unire.
La guerra ha bisogno dei ponti e delle strade per poterli distruggere.
Oggi non ho parole chiare, ma sentimenti forti.
Parole che sembrano strilli e sentimenti che gridano al cielo.
Ancora uso le parole di chi sa come dire la Verità.
ancora, Bertolt Brecht:
VERRA' IL GIORNO CHE VE NE PENTIRETE
beceri che strillate e muti che state zitti!
E se quel giorno non venisse, piangerei oggi per voi
e lo farei solo pensando ai vostri figli.

1 commento:

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero,tu almeno sei ancora in grado di essere "adirato"io sono talmente stanca, non c' è più posto neanche per sognare l' utopia.
Oggi vedo "nero".
Con affetto.