14 novembre 2008

Circolazione stradale

Nella repubblicaindipendente si circola liberamente.
Che sollievo!
Oggi ho fatto un viaggio nellla repubblica d'italia.
Sono rimasto veramente sorpreso. Mi trovavo a Roma, nelle vicinanze del Foro Romano, non lontano dal Colosseo. Precisamente stavoall'altezza di Piazza Venezia, famosa, famigerata piazza italiana, con l'affaccio di un balcone famoso.
Il paesaggio era davvero inspiegabile.
Tanti giovani allegri, in allegra processione, che inneggiavano all'istruzione libera e feconda.
Tanti, ma tanti giovani, colorati, come sa essere colorata la ioventu. Quasi un Carnevale, una corteo dionisiaco, se fossero state aperte, come da noi,le fontane del vino. Lungo la strada, sullo sfondo del corso Vittorio, una duplice fila di camionette. Come in guerra. Come un assedio.
Ma chi poteva avere paura di quei giovani così allegri, che cantavano, strepitavano, e grndavano di vita e di gioia!!
Eppure, due file di blindati, un autobus per traverso sulla stradad del Corso.
Ma chi abita da quelle parti?
Ho provato a chiedere, ma nessuno mi ha saputo rispondere, e così mi è venuto in mente del personaggio dell'Odisseo chiamato Nessuno. Ma quello era il soprannome di un Eroe. A Roma, nessuno può aver paura dei giovani che inneggiano alla vita ed al futuro. Erano tanti!
Erano veramente stonate quelle camionette blindate.
Il filosofo Aristotele, nell'aantica Grecia, il maestro di Alessandro il Grande, il grande sognatore, aveva fondato una scuola per i giovani che si caratterizzava per il fatto di svolgere le lezioni in giro per la città, in giro per la splendida Atene.
Come poteva immaginare, lo Sragirita, lìeterno Aristotele, che qualcuno potesse, un giorno avere paura della folla di una scuola di studenti che innegiano alla scuola ed all'impegno?
Dev'essere un nano, un governatore nno, contornato di altri nani e ballerine, se ha potuto avere paura di tanta bella giovemtù.
Non è bella l'Italia.
E' un paese strano.
A essre bella è bella. Roma è come una donna affascinante, stupenda, ammaliante. E' come una strega. Maestra del piacere della bellezza. Strega di ogni male.
Era una ferita quella doppia fila di mezzi militari a sbarrare il passo al futuro.
Ma come si vive nlla repubblica italiana?
Da noi, per fortuna, per grazia di dio e degli eroi della patria, da sempre siamo tolleranti. Non abbiamo mezzi militari che sbarrano il passo ai giovani belli.
Pensiamo che la bellezza sia la regina della nostra repubblica.
A nessun altro che alla bellezza di pensiero, alla purezza di animo, alla candida giustizia, concederemmo di sbarrarci il passo.
Sapremmo travolgere ogni ostacolo sulla nostra strada!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

6 commenti:

Paola Tassinari ha detto...

Sono contro gli studenti, in un mondo dove la regola è saltata, il vero anticonformismo è la regola. Sarò ottimista , ma credo che in italia, la cultura sia veramente alla portata di tutti. Lo studio è conoscenza e quella non te la toglie nessuno. Andando fuori a protestare fanno un furto a sè stessi,il tempo per lo studio.E poi li trovo pure un po' ridicoli , si affannano tutti a dire che in Italia funziona solo la scuola elementare, vi siete chiesti il perchè?Forse perchè sino ad ora non vi sono stati scioperi?Sono contro , perchè io prima di loro mi sono lanciata lancia in resta e quanto ...sconsolata volgerommi indietro.Stupida, il mio motto per offendere era....sei ignorante come un camion di carabinieri. Oggi offro volentieri un caffè ai carabinieri perchè mi rassicurano, se ho bisogno di aiuto loro sono lì, gentili e corretti, rispettando tutti. ( normale poi che vi sia qualche pecca , ma si sà una percentuale ( la stessa )di cretini si trova persino tra la categoria dei geni.

pierperrone ha detto...

I carabinieri sono buoni. Ricordi la poesia di Pasolini, che nel '68 diceva che i poliziotti (icaramba) erano proletari, mentre chi occupava le università era borghese? Tu la pensi così, forse. Anche io, forse.Dico forse, perchè il mondo non è più divisibile fra borghesi e proletari. Fa tenerezza quel mondo, che non esiste più. Se mai sia esistito.
Oggi saremmo tutti borghesi.
Ma gli studenti esprimono, senza poterlo ancora capire, il senso critico della società. Vedo il piombo intorno ai nostri cervelli, che impedisce alle ondo cerebrali di propagarsi,come si piombano i vagoni radioattivi.
C'è troppa omologazione, nessun pensiero, nessun interesse. Solo l'egoismo della stupidità ignorante.
Non so se gli studenti oggi capiscono tutto questo. Forse negli USA è partita un'onda anomala, che spero ci contagi.
Io non sono un contestatore. Sono un conservatore: penso che le regole vadano rispettate, da tutti. Penso che esistano dei valori, per i quali si deve combattere. Penso che il coraggio non sia qualcosa che deve generare nuovi eroi. Gli eroi sono sempre tutti morti. Io penso che chiunque sia norale debba avere la maggioranza. Penso che per strada si debba circolare senza intoppi. Credo che in piazza si debba chiacchierare liberamente.
Vedere che le strade sono chiuse perchè qualcuno, chi detiene un potere ottuso, egoista, interessato,ha deciso che quello in cui credo io sia contro il suo interesse, questo mi fa un'enorme tristezza.
Quando ho visto la doppia fila di mezzi militari, le strade interrotte, quando ho dovuto cambiare strada per andare alla biblioteca comunale alla quale ero diretto, questo mi ha fatto tornare in mente l'oasi felice della nostra repubblicaindipendete.
Ne sei anche tu cittadina, mia Tea. Se ti fa piacere.
Vorrei che anche altri ne facessero parte.
Non voglio criticare niente e nessuno.
Ho l'opportunità di vivere uno spazio del pensiero libero. Libero. Libero, intendi? Che bella parola!! Non deve fare paura. Certo a te non ne fa.
A presto.

P.S. Non essere contro gli studenti. Sono teneri. Forse ingenui ed illusi. Ma in questo periodo c'è così poca tenerezza ed è sparita del tutto l'ingenuità. Regna solo l'illusione, ma di una specie diversa, forse da quella degli studenti. Forse la loro è animata da un sentimento di comunione. Quella che vedo in giro è quella di colo che si illudono di essere più furbi degli altri.
Ma conosco un proverbio che dice: Chi è più furbo, la volpee o chi la piglia?"

Paola Tassinari ha detto...

caro Pietro, grazie accetto di essere cittadina della Repubblica Indipendente, ed anche io spero ,arrivino altri cittadini . Sai io credo che internet possa stravolgere tutto, un cambiamento paragonabile al treno nell'800. Credo che il cittadino possa intervenire , senza omologarsi in una associazione o partito o qualsiasi altra cosa, intervenire senza verticalità.In quanto agli studenti, non sono tenera, perchè li amo ( mi dicono che sono una rompipalle), ma una specie di fuoco che mi viene dal di dentro mi fa essere a volte molto severa,intransigente, lo so , sono una specie di grillo parlante, ti ricordi la favola? Pinocchio alla fine lo uccide.

pierperrone ha detto...

Grazie, per essere cittadine della repubblicaindipendente.
Speriamo di diventare numerosi.
Ma godiamoci questo spazio, se ci fa piacere. Serve solo a questo.
Qui non voglio fare critica all'Italia o a nessun'altra repubblica.
Questo è spazio puro.
Venendo alla durezza di giudizio che tu dichiari. forse è solo un pò di paura di farsi male aprendosi.
Non ti conosco (stavo per aggiungere: bene; in realtà non ti conosco affatto, se non per queste poche righe di questi giorni),quindi posso sbagliare. Ma forse non sbaglio molto.
Essere teneri ce lo possiamo permettere. Essere teneri con chi ne vale la pena, intendo. I giovani, gli studenti ne valgono la pena.
In loro viviamo noi. Almeno io; non conosco la tua età. La mia si. E mi è capitato già, almeno una volta di provare la nostalgia vera, profonda, per il tempo che i giovani hanno ed io non posso più avere. Non sono vecchio, ma il tempo per essere giovane, giovane come i giovani veri, non posso più averlo. Mai più.
I grilli parlanti devo ancora capirli: sono casi a sè stanti. Vanno esaminati uno ad uno. Di solito hanno imparato tante cose, ma non raccontano mai come nè dove. Portano un bagaglio pesante, che gli altri, intorno, non vogliono neanche sentire nominare. Così finiscono per essere schiacciaati, dal peso del proprio bagaglio o dal Pinocchio di turno.
Non so se fanno tenerezza. Forse parlano poco, non si fanno conoscere abbastanza, sono introversi, timidi, impauriti, hanno sofferto, o chissà che altro.
Io credo che dovrebbero solo imparare a sentirsi a proprio agio. Il bagaglio che portano deve essere davvero interessante da scoprire.

Paola Tassinari ha detto...

Mi fai quasi paura, sei così acuto. In realtà io posso fare il grillo parlante, perchè sono un grillo, quando faccio i miei poveri disegni e scrivo le mie credenze con le mie povere parole, penso di comunicare l' intensità del dolore o della felicità che io provo . Nella mia presunzione di grillo credo che regalare le mie emozioni possa aiutare chi non sente la pulsione fiammante della vita,e mi rendo invadente , presuntuosa ,saccente ( tanti mi dicono che giudico) Certo sono un grillo presuntuoso, pensa che invio i miei lavori in gallerie d' arte virtuali, il web mi da coraggio,e poi mi ritrovo nella Repubblica Indipendente Bansky ed io rimango a bocca aperta , pensa che neanche lo conoscevo e sto sempre a studiare volumi d' arte !!!!!!In quanto ai giovani io li amo senza nessuna velatura d' invidia pechè gli anni passano troppo veloci.Avevo 10 anni e già pensavo che avrei dovuto morire e che il tempo era poco,ed oggi il tempo fugge ( non uso più l' orologio ) Non dico mai la mia età anagrafica , dico quella che vorrei avere , dai 3 ai 5 anni, l'età dell' infanzia. Mi sono resa conto che ho parlato troppo di me , ma ormai il dado è tratto. Saresti così gentile da dirmi come hai fatto a trovare Bansky?

pierperrone ha detto...

Cara Tea, credo di avere scoperto Banksy grazie a mio figlio, che ha 15 anni. Ma forse ne avevo sentito già parlare. Mi piace ascoltare, leggere, guardare in giro. E' un personaggio particolare, che ha provato tenere nascosta la propria identità, nonostante abbia fatto interventi (opere) in posti straordinari, come il muro che sta alzando Israele al confine palestinese. Cerca su Google le sue opere. C'è da rimanere stupiti di tanta geniale splendida semplicità.
A Parigi, alla libreria del del Beaubourg, ho trovato un bel libro che lo riguarda. Peccato che non l'ho preso.
Internet. Certo che cambia il mondo, come il treno nell'ottocento. Forse anche di più. Vedremo. Siamo testimoni e protagonisti di una vera e propria rivoluzione. Non dico come un modo di dire, proprio nel senso letterale. E' importante esserne consapevoli. Dà l'opportunità di cogliere i segni dei tempi che cambiano con una sensibilità speciale.
Grillo parlante. E' un personaggio strano, te l'ho detto. Non credo che tu sia un grillo parlante. Quello ha troppe certezze, solo certezze. Tu sei aperta. La verità, le verità tu le metti in discussione, il Grillo le propina a che gli sta intorno. Chi gli sta intorno, anche se a contatto di gomito, resta lontano dal Grillo, distante, in una dimensione diversa. Tu non riesci ad essere lontana da chi ti circonda. Almeno a me sembra così.
Non conosco la tua arte: disegni e racconti, dici. Qualcosa ho visto sui blog che sono sul tuo blog. Altro sicuramente hai direttamente tu.
Avrai successo? Te lo auguro davvero. Il canale web forse è un pò troppo casuale, o forse non lo conosco bene io. Ma se hai cose da dire, dille, disegnale, fallo, sempre, ogni volta che puoi. Non spegnere mai quella fiamma. Ti allego sul blog una descrizione dell'arte di Rilke (conosco anche altri autori, ma lui è uno di quelli che...adoro, si dice così, no?. Ecco, a proposito dell'invidia: forse un pizzico d'invidia ce l'ho per chi sa disgnare e dipingere. Io sono del tutto incapace, in modo imbarazzante. Ma mi piace vedere disegni e dipinti (invece non mi piacciono per niente i film).

Scusa se mi sono dilungato troppo.