5 novembre 2008

Un gemellaggio ideale

Oggi la "repubblicaindipendente" si gemella idealmente con gli Stati Uniti, che hanno provato a scrollarsi di dosso il peso dell'ottusità.
Come in poche altri momenti, le parole di speranza e di fiducia, di progresso e di benessere si sono coniugate con i fatti della storia.
Sapremo col tempo se gli eventi che stiamo per vivere saranno portatori dei frutti che desideriamo.
E' certo che avevamo bisogno di una boccata di ossigeno: l'apnea di questi lunghi anni ed il soffocamento di questi ultimi mesi stava per trasformarci in inutili vegetali.
Abbiamo il dovere per i nostri figli di guardare avanti, ma gli ochhi non si aprivano più. O forse il buio d'intorno li accecava.
Oggi uno spiraglio di luce li illumina.
Anche nella repubblicaindipendente, in questo spazio libero e civile, spira una brezza che restituisce all'azzurro del cielo la sua brillantezza.
Ancora una volta si apre il cuore alla speranza che il sole sorga per tutti.

Il Primo Cittadino

9 commenti:

Paola Tassinari ha detto...

In viaggio fra blog, per vedere un po' cosa pensano le persone, ho trovato questa Repubblica Libera . I propositi sono buoni, oso dare un consiglio. Sforzarsi ad avere un pensiero a 360 gradi.Su Obama, ad esempio, condivido l' ottimismo per credere ma per il fare , lo aspetto al varco , e poi siamo sicuri che Bush sia un incapace guerrafondaio?Come facciamo a sapere se neanche sappiamo bene cosa succede nella nostra provincia? Siccome hai citato Eco ,penso conoscerai i suoi scritti,quindi saprai che l' uomo purchè le sue intenzioni siano altruiste e per il bene può anche sonoramente sbagliare ma è salvabile perchè cosa sia giusto lo giudica il futuro.

pierperrone ha detto...

Non possiamo conoscere tutto, nei dettagli, neanche nella nostra provincia. Ma nei dettagli ci perderemmo comunque. Vedremmo il dito e non la luna. Vedremmo gli alberi ma non la foresta.
Dobbiamo giudicare il nostro tempo. Dobbiao sperare, perchè non siamo soli, purtroppo, al mondo. Apparteniamo alla catena della vita. Se abbiamo figli, amici veri, affetti forti, non possiamo abbandonare neanche se volessimo.
Bush sarà giudicato dalla storia. Come Obama, del resto.
Ma noi, noi dobbiamo manifestare il nostro pensiero. Aperto a 360 gradi.

Paola Tassinari ha detto...

Non ricordo quale filosofo lo diceva, comunque il senso era questo ......noi non possiamo abbracciare il mondo perchè ne siamo abbracciati ...... quindi per conoscere la luna dovremmo conoscere il maggior numero di dita.

pierperrone ha detto...

Però è necessario guardare. E provare a capire. Farci una nostra idea del mondo e delle cose. Non possiamo fare soltanto i pessimisti, o al massimo gli ignavi. bbiamo il dovere di farci un giudizio. Altrimenti non saremmo uomini, non ne avremmo la dignità.
Eco, per dire, nel libro sull'ornitorinco ci dice che una definizione delle cose viene formulata, magari errore dopo errore, correggendo mano mano la nostra percezione.
Certo,la buona fede può scusare nche gli errori, ma il concetto di buona fede non è uguale per tutti. Ad un analfabeta, per esempio, si può scusare molto. Ad un intellettuale si scuserà molto di meno. Così ad un dilettante rispetto ad un professionista.
Noi siamo dilettanti, forse. Bush no. E dico lui come un esempio di coloro che non possono essere scusati oltre un certo limite. Perchè lui ha diviso il mondo in modo ideologico in buoni e cattivi. L'ideologia è pregiudizio. E' la morte della forza del pensiero civile.
Il mondo che ci abbraccia: ma per sapere che il mondo ci abbraccia dobbiamo avere un'idea che dice: esiste qualcosa che gli uomini chiamano mondo. La luna dobbiamo vederla, per quante dita abbiamo nella mano.
E' questo lo sforzo che dobbiamo fare. Noi che amiamo la filosofia, il pensiero, la storia, il mondo.
Socrate ci insegna ad aiutare le idee a venire al mondo.
Io tifo per un mondo che non si nasconde, non finge, è tollerante, si confronta, si rispetta e rispetta tutti, rispetta le regole, in senso attivo e passivo.
Eccetera eccetera...
Lo so che sono una grande palla

Paola Tassinari ha detto...

Non sei una palla, anzi ti ringrazio per le risposte, non è che non sia in accordo con quello che scrivi, ma anche se mi aggrappo fortemente alla razionalità ed al pensiero positivo,sono consapevole della irrazionalità che è in tutti noi.L'unica filosofia che il capo di uno stato deve usare è "purtroppo" l' Utilitarismo e ciò è limitativo ma credo che Bush e tutti gli altri presidenti la abbiano seguita ( ti faccio presente che fu il tanto amato Kennedy ad iniziare la guerra in Vietnam ad esempio)In quanto ad ideologia tutti ne siamo intrisi. la differenza fra i dilettanti e i professionisti può essere minima, perchè i primi possono avere quel buonsenso dell' istinto che ti viene dalla cultura naturale ed i secondi possono considerarsi , a volte, infallibili per troppa cultura artificiale. Il mondo ci abbraccia e noi lo conosciamo appunto attraveso l' altro, più conosciamo altri più conosciamo punti di vista, avrai capito che io credo nella comunicazione . Anche io tifo per un mondo che non si nasconde , infatti cerco di togliermi la maschera , di mettermi a nudo, perchè una vita per finta non mi piace.

Anonimo ha detto...

E' la prima comunicazione tramite blog in cui mi trovo...in mezzo. E' strano non sapere bene con chi parli, o scrivi. Rende più alto il rischio che la comunicazione scivoli nel banale, nell'ovvio,nello scontato.
Bush, Obama, la politica, Kennedy: rifletto da tempo sulla filosofia di Macchiavelli, sul maledetto Principe che deve prendenrci per i fondelli per governare il bene dello Stato. Mi sembra una grande cavolata. Non sono un idealista; ritengo di essere realista. Non riesco a credere nella forza della Verità "senza se e senza ma"; è ancora più pericolosa, quella verità assoluta, è come un idolo, un dio supremo, potrebbe giustificare, come le religioni hanno sempre fatto, le maggiori crideltà. Ma credo sia necessario per noi, persone normali, prendenrci la responsabilità di quello che ci circonda.
Nascondersi: assomiglia a fuggire, forse sono due modi per dire la stessa cosa. Mettersi a nudo, significa scoprire qualcosa di nuovo, di sè o degli altri, che non si conosce. Ma negli altri trovo sempre sollievo. Mi piace andare in giro e guardare gli occhi degli altri; in metropolitana, per strada, in vacanza, all'estero, Scopro sempre che mi da sollievo, un senso di dolcezza. Percepisco che negli occhi c'è la luce; che c'è la vita; che non ci sono le differenze che temiamo di solito. Guardare negli occhi la gente ce li rende familiari.
Ma so che c'è quello che ti aspetti; che non si sa cosa c'è davvero dietro qegli occi. Sono abbastanza orso, alla mia età, da desiderare una vita riservata. Mi pesa anche, un pò, la vita normale. Desidero, sogno, la fuga, il diverso, l'impensabile. Desidero la gente,ma la detesto.
Credo che sia questo l'essere normali. Essere contraddittori. Cercare, nei libri, nella filosofia, nella poesia, nella gente, nella vita, ogni giorno, di capire qualcosa del mondo, di me, degli altri.
Poi finirà, questa ricerca, insieme ai miei giorni.
Ma di solito sono allegro, non palloso.
Più di ogni cosa amo il Pensiero Alto, acuto, vero. Il confronto mi piace. La banalità no. Come tu dici, non piace neanche a me una vita finta.
E' lunga questa tirata, Teodorica. La chiudo qui.
P.S. Mi spiehi, se sai, che senso ha comunicare con una persona che non sai neanche se esiste per davvero? Non è una forma di vita finta?

pierperrone ha detto...

ERRORE tecnico "Anonimo" sono sempre io. Un pò imbranato con questa tecnologia.

Pietro D. Perrone

Paola Tassinari ha detto...

caro Pietro hai detto delle cose , per me molto belle che condivido pienamente. Anche a me piace guardare gli occhi degli altri , io rispondo con uno sguardo che vorrei accogliente di piena accettazione, ma chissà cosa percepisce l' altro. NELL' OCCHIO DELL 'ALTRO VEDO DIO ( anche questa una citazione di cui non ricordo il nome del filosofo)Per l' aggettivo banale non ti condivido ,un argomento può essere banale per me, vitale per l' altro, chi sono io per dire ciò che è alto o basso, potrò solo dichiarare le mie preferenze.In quanto al dialogo virtuale a me piace , trovo che sia uno scambio di pensiero più libero, in quanto non contaminato dalla fisicità.Non è una finzione, i miei viaggi fra i blog mi hanno fatto conoscere invece di luoghi, credenze o ideali (chiaamali come vuoi)di persone , che magari possono fingere quello che non sono ,ma anche tramite la finzione si svelano. Ti auguro che qualche altro cittadino arrivi a popolare la Repubblica Indipendente, non mollare.

pierperrone ha detto...

Vorrei passare ad un altro tema.
Leggimi sul blog.
Sto inserendo google-video musicali e di attualità. la repubblicaindipendente va avanti. Spero che i cittadini aumentino.
Grazie.
A prsto, se ti va.