6 luglio 2009


"The Vampire" by Edvard Munch

HANNO RUBATO LA VERITA'.

A guardare il tabernacolo si resta impauriti.
La gente attonita piange il miserrimo altare.
Vuoto. Silenzio. S'ode solo l'eco deserta.
Il sangue che scorre. Ladrone. Fugge lontano.
Dal cuore dei vecchi. Dai bimbi. Da vergini candide.
Un volto di pietra. Graffiato. Una artiglio diabolico.

Muti si resta a guardare quel vuoto. Immoti. E senza parole.
Come una chiazza di rosso vermiglio. Nel centro del morso.
Gli uomini. I forti, possenti, muscolosi gendarmi.
Hanno veduto Creduto Veduto fuggire.
Imago celeste. Antica. Splendente fulgore.
L'hanno inseguita. Vigliacchi. Contando soltanto

pietose menzogne.

Resta quel vuoto, lassù sul muro adornato di fiori.
Resta inspiegato, come uno strillo in una notte annegata.
Resta sul piano, tra i fiori, tra i libri, tra i salmi odorosi.

Arrivano in tanti, scienziati, scribi, oratori e profeti.
Ognuno la piange, la luce del giorno, la strada del Viaggio.
Ognuno la cerca, piangendo. Perduta. Per sempre. Nel buio.
Nel buio orrendo resta la Terra. Avvolta nel gelo. Intinta nel sangue.
A che serve la vita, senza una rotta, una meta?
La cercan. Invano. Miseri. Orrendi. Mostri bestiali.

Negli incubi bui sprofonda l'altare, si protende quel palco.
Scena crudele. Tra belve. Nel sangue. Selvaggi cannibali.
Sparita. E' scomparsa. Un urlo si alza. Brividi orribili.
C'è un vuoto fra i fiori. Un baratro. Si apre violento nel verde cespuglio.
Profumo di morte. Tanfo di vita. Bestie immonde s'ergono. Ormai.
Governano il mondo. Mordono. Uccidono. Incedono fieri.


Mostri. Bestie. Demòni. Arcangeli. Fuggono tutti.
Nessuno si volta in quel buio di Gorgone. Statue di sale.
Cadono. Strisciano. Vangano. Imprecano. Consunti e finiti.
Silenzio. Lontana cammina la Morte. Si volta. Sorride.
Sferzante dileggio. Il biuo soltanto si sporge su noi.
Ci copre. Ci ammanta. Ci avvolge. Ci ruba la vita.



Hanno rubato la Verità.
La Verità.
Niente più ormai

può essere il Vero.
Niente il Reale.
Bugia la vita.

Finzione a morte.
Inganno la scena.

Il Tutto terribile.
Incerto nel passo.
La morte che incalza
ci coglie nel Dubbio.
Tetro Teatro.

1 commento:

Paola Tassinari ha detto...

La morte che incalza
ci coglie nel Dubbio.
Dai Piero, è estate viviamo un po' da cicale........hai messo nel blog post "orribili" ( beninteso orribili nel senso che sono inquietanti, devi essere stanchissimo e un po' giù)
Dai Piero , lascia il dubbio e guarda il blù del cielo, e di sera passeggia nella tua splendida Roma sotto l' ombrello delle stelle.
Dai Piero , riposati, riposa il tuo spirito stanco e sfiduciato....non ti curar di loro e passa avanti.
Dai Piero , per un po' , solo per un po' , cogli l' attimo e non pensare al dopo , non lasciare che nessuno ti inquieti , scrolla le spalle, almeno per l' estate, in modo di ricaricarti.
.........e poi il mio dubbio è......meglio essere non nati che nati?Meglio non assaporare nulla se poi lo devi lasciare?......ma ora è estate e non voglio pensare , voglio solo entrare in armonia col creato.
Ciao e un abbraccio forte, forte.